Regia Daniele D'Anza Trama Quando è nato a Firenze, il 13 aprile 1808, nessuno avrebbe immaginato il suo destino. Coinvolto nei moti del 1831, arrestato per le sue idee politiche, costretto a emigrare a Cuba e poi negli Stati Uniti. A Clifton, New York, Meucci apre una fabbrica di candele e accoglie l'amico Garibaldi in fuga dall'Italia. Mente vivacissima, ingegno senza pari, per rimanere in contatto con la moglie malata, immobilizzata a letto, sperimenta un oggetto che chiamerà telettrofono, un prototipo di telefono che non riuscirà mai a brevettare per mancanza di soldi. Il 7 marzo 1876, Alexander Graham Bell deposita il suo brevetto per il "suo" telefono, straordinariamente somigliante al telettrofono di Meucci. Il fiorentino gli intenta causa ma perde. Il 18 ottobre 1889, Antonio Meucci muore a Staten Island, praticamente sul lastrico. Bisogna aspettare il 2002 perché il Congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, gli riconosca la paternità dell'invenzione.