Regia Joseph Zito Trama Una speciale missione statunitense viene inviata nella Republica popolare del Vietnam per chiarire, una volta per tutte, la questione dei militari "dispersi in azione", molto più credibilmente ancora tenuti in cattività. Ne fa parte Braddock, un colonnello che già ha combattuto "in loco" e perfetto conoscitore della lingua e delle foreste vietnamite. Mentre la missione sta trattando, egli con uno stratagemma ed una spericolata incursione notturna nella villa del generale Tran, riesce a far confessare a quest'ultimo il luogo (non lontano dalla costa), in cui un gruppo di americani è ancora tenuto prigioniero. Ne consegue però la reazione di Tran, che viene accoltellato nel suo letto. Si scatena l'ira dei Vietnamiti ed il senatore Porter viene inviato a rispedire a casa l'impulsivo colonnello. Ma questi se la squaglia, rifugiandosi a Saigon, dove vive e lavora Tuck, un suo ex-camerata: noleggiatane la potente barca, da trasporto ed equipaggiatosi di armi micidiali, il colonnello e l'amico partono verso la costa vietnamita, malgrado i numerosi pedinamenti e le sparatorie degli agenti della Repubblica popolare. Assalito durante la navigazione dal capo di essi, particolarmente odiato in quanto, durante la guerra, era un autentico torturatore, Braddock lo fa fuori. Sbarcato, quindi, ed avvicinatosi al campo, lo attacca e distrugge, ma sul posto apprende da un prigioniero di colore che gli americani sono stati appena trasferiti altrove su dei camions. Su di un gommone rapidissimo, Braddock e Tuck risalgono il fiume, inseguono i camions, li attaccano e, nell'episodio conclusivo dell'operazione, Braddock è salvato insieme a quattro prigionieri - gli unici sopravvissuti alla sparatoria - dall'elicottero, a Saigon da lui noleggiato e che arriva in orario all'appuntamento. Ma Braddock vuole qualcosa di più: così fa atterrare l'elicottero davanti al palazzo del Governo, proprio mentre la missione americana sta per prendere, forzatamente, atto che di prigionieri USA non vi è traccia. Il gruppetto, invece, irrompe nella sala davanti alle facce allibite dei Vietnamiti: la testimonianza vivente dei superstiti di nequizie e torture di ogni sorta è del tutto inoppugnabile.